Ecco come gestire il calo di resa del tuo impianto fotovoltaico, senza intaccare il beneficio sulla tua bolletta elettrica
Se stai pensando di installare un impianto fotovoltaico, ti sarai sicuramente informato su molte cose, compreso i materiali e le specifiche garanzie dichiarate dai rispettivi costruttori.
Il problema del calo di resa di un impianto Fotovoltaico è uno dei pensieri più ricorrenti ( immagino anche per te ) nella testa della gente ed è per questo che ultimamente stiamo assistendo ad una rincorsa all’estensione della garanzia da parte dei produttori.
Ormai abbiamo raggiunto con disinvoltura una copertura sulla garanzia di resa di 25-30 anni sui pannelli fotovoltaici e immagino che questo dato ti possa tranquillizzare, però vorrei farti vedere anche un altro lato nascosto che merita invece molta attenzione perché può fare la differenza tra un impianto fotovoltaico con performance sicure e un impianto destinato a crearti solo problemi nei prossimi anni.
Cerchiamo allora di capire in che modo questo “prevedibile calo di resa ” influisce sulla tua bolletta elettrica.
Mi spiego meglio.
Questo è uno dei casi in cui non devi preoccuparci troppo di quello che scrivono i produttori sulla carta, ma di quello che succederà al tuo impianto fotovoltaico nella vita reale, una volta che è stato posato e collegato alle tue utenze.
E’ evidente che la garanzia di montare ottimi materiali va solo a tuo favore, e che l’obbiettivo primario nel dimensionamento è quello di sfruttare al massimo tutta l’energia possibile, ma farlo attraverso una ottimizzazione professionale significa fare anche un’altra cosa.
Significa per un attimo andare oltre la scheda di base di un prodotto e cercare di prevedere oltre ogni ragionevole dubbio il suo comportamento nel tempo ed evitare quel meccanismo disastroso che porta alla SVALUTAZIONE ENERGETICA, ovvero il mancato risparmio in bolletta a causa di un impianto fotovoltaico che non ha rispettato i dati di rendimento dichiarati.
Preso atto che ti affiderai ai migliori produttori e installatori del mondo e che ti inonderanno di data sheet e dati di resa incredibili …
E’ sufficiente per dormire tranquilli e garantirti il massimo abbattimento della tua bolletta energetica ?
Purtroppo NO.
Nonostante tu scelga i migliori pannelli fotovoltaici e le migliori tecnologie rinnovabili, togli sicuramente un fattore di rischio ma non elimini il problema di fondo.
Tutto dipende da “chi e come” dimensiona il tuo impianto.
Se il tuo impianto fotovoltaico è dimensionato sul massimo rischio, significa giocare con la fortuna e sperare che tutto vada bene nei prossimi 20 anni, consci che anche un leggero calo di resa si rifletterà in egual modo anche sul tuo risparmio effettivo in bolletta.
Viceversa se l’impianto fotovoltaico è dimensionato per il minimo rischio, significa andare all’opposto e mettere inutilmente soldi in un qualcosa che con buona probabilità non te li farà mai più tornare indietro perché a quell’impianto accumulerà giorno dopo giorno inutili perdite di guadagno.
Cerchiamo di capire bene questo concetto.
Immagina che il tuo impianto tra un pò, cominci a degradarsi fino a perdere per strada il 20%, cosa succederà alla tua bolletta ?
Se sei stato previdente, avrai adottato già la soluzione migliore, dimensionando il tuo impianto in modo tale da tenere conto di questo possibile problema, se invece sei stato negligente o ti sei fatto convincere solo da un prezzo e da un venditore con la lingua lunga, allora mi sa che sono dolori.
Osserva il grafico qua sotto.
Come vedi, l’impianto Fotovoltaico agisce direttamente sul tuo autoconsumo generale, ovvero la parte di energia che puoi produrre e autoconsumare in loco.
Più semplicemente, è la parte di energia che non acquisterai più dalla rete.
Se dimensioni male l’impianto, indipendentemente dal Brand, ti puoi trovare nella spiacevole situazione di figura 1, dove l’impianto “scarica” il problema della resa proprio sulla quota parte di autoconsumo.
Se l’impianto fotovoltaico perde il 20% di resa per qualsiasi motivo, anche il tuo autoconsumo calerà del 20%.
( fig. 1 )
Viceversa, se dimensioni l’impianto con margine sufficientemente elevato, ti sposti fuori dalla zona di massimo rendimento e ogni Wp ( Watt picco ) che installi, non ti porterà il beneficio che ti aspetti e anzi, diventerà una possibile perdita.
( fig. 2 )
Come fare allora per scegliere un impianto fotovoltaico correttamente ?
Una cosa di sicuro.
Non è una cosa che può fare con carta e penna ( a occhio ) un qualunque venditore.
Servono strumenti adeguati, in grado ti trovare esattamente quell’equilibrio di valori tali da metterti al riparo da qualsiasi pericolo.
Un equilibrio che si trova analizzando PRIMA il modo in cui tu consumi energia e trovando il punto di massimo autoconsumo che qualche ” furbetto” ha perfino il coraggio di inventare e di sparare a caso perché ovviamente nel 99% dei casi non lo sa calcolare.
Già è difficile tenere conto di tutte le possibili variabili, figuriamoci se partiamo da numeri assurdi o perfino inventati.
Ma attenzione !
Devi usare lo stesso ragionamento anche con tutte le altre situazioni.
Fino ad ora abbiamo parlato della resa dei panelli ma se ci pensi, ci sono pressochè infinite condizioni che possono sommarsi e farti perdere terreno e soldi.
Basta che pensi ad un calo di resa dovuto semplicemente allo sporco, oppure ad una condizione non ottimale dell’inverter o addirittura a delle perdite nei cavi.
Ti bastano come esempi ?
Il prodotto è solo una delle componenti dell’impianto e prima di preoccuparti di quello, dovresti davvero fermarti e stabilire con fermezza gli obbiettivi che desideri raggiungere con il tuo nuovo impianto ad energia rinnovabile.
Uno dei problemi che trovo in giro quasi sempre è proprio la mancanza di visione e di ottimizzazione basata su questo principio.
E ti giuro, mi si alza la pressione ogni volta che vedo un impianto assolutamente sbagliato e non ottimizzato per le reali necessità.
Tu però, leggendo questo articolo, hai la straordinaria opportunità di conoscere in anticipo uno dei principi fondamentali che ti metteranno al sicuro da contestazioni e false speranze.
Noi da sempre abbiamo introdotto sul nostro metodo di analisi dei consumi il fattore di “performance” che va ad indicare appunto il fattore di rischio in base a una moltitudine di parametri che analizziamo in simultanea.
Adesso spero ti sia più chiaro che un impianto fotovoltaico performante non passa solo attraverso l’uso di ottimi materiali ( che considero la soglia minima per discutere ) ma in principal modo attraverso una attenta analisi dei consumi che valorizzi al massimo l’uso di questi prodotti.
Se hai deciso di installare un impianto fotovoltaico ( magari associato anche a batteria o Pompa di Calore ) e vuoi scoprire tutti i segreti per ottenere il massimo abbattimento della tua bolletta elettrica, evitando gli errori di cui ti ho appena parlato, oggi hai una opportunità I.N.C.R.E.D.I.B.I.L.E.
Noi lo facciamo con uno strumento nativo che si chiama FVSYNCRO, un software ESCLUSIVO, progettato appositamente per questo genere di situazioni, in grado di TROVARE LA MIGLIORE COMBINAZIONE POSSIBILE TRA FOTOVOLTAICO, BATTERIA DI ACCUMULO E POMPA DI CALORE IN MENO DI 60 SECONDI.
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